Quando le nostre risorse personali non ci bastano più,
il sostegno psicologico o la psicoterapia
possono restituirci la fiducia in noi stessi, “la serenità”.

La Psicoterapia aiuta la persona a superare le difficoltà, attraverso l’acquisizione di una maggiore consapevolezza di sé e del proprio ambiente; in quanto permette di definire in modo chiaro le problematiche che creano disagio e insicurezza, e a ricostruire un adeguato contesto relazionale, in contatto con emozioni e vissuti.

L'obiettivo della psicoterapia è quello di attivare un cambiamento.

Il cambiamento non necessariamente coinciderà con la risoluzione totale e definitiva dei problemi presentati all'inizio, ma con l’acquisizione e l’attivazione di nuove risorse e di nuovi strumenti che permetteranno di affrontare i vecchi ed i nuovi problemi.
Non si tratta di una apprendimento superficiale di nuove informazioni o nuove "tecniche", ma di una trasformazione sostanziale, a livello sia del pensiero che dell'azione.
Ciò creerà uno stato di benessere personale.

L'obiettivo terapeutico non è quello di confermare certezze assolute, che durino nel tempo, ma di aiutare il paziente ad interrogarsi e a mettersi in discussione, accettando i diversi punti di vista, che diventano una risorsa, un'occasione di crescita personale e non un limite.

I colloqui, individuali e/o di sostegno psicologico
mirano a rafforzare la struttura dell’Io
e le capacità di adattamento della persona
e pongono al centro
l’interesse dell’individuo e le sue relazioni.

 

Sullivan il colloquio clinico “consiste in una situazione in cui la comunicazione avviene tra due persone che s’incontrano, più o meno volontariamente, sulla base di un rapporto esperto-cliente. Lo scopo è quello di chiarire il modo caratteristico di vivere della persona in esame, dalla cui chiarificazione si attende un beneficio”.

 

 

"Nell’esercizio della professione, lo psicologo-psicoterapeuta rispetta la dignità, il diritto alla riservatezza, all’autodeterminazione ed all’autonomia di coloro che si avvalgono delle sue prestazioni; ne rispetta opinioni e credenze, astenendosi dall’imporre il suo sistema di valori; non opera discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio-economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità".
(Articolo 4 del Codice deontologico degli Psicologi Italiani)